Nutella lancia una variante vegana della storica crema alle nocciole. La ricetta unica che da oltre sessant’anni contraddistingue il prodotto Ferrero, da ora è anche in versione vegetale. Un prodotto destinato a un mercato di nicchia consistente, anche se vi sono alcuni aspetti da tenere in considerazione.
Nutella Plant Based si presenta come adatta a chi è intollerante al lattosio e la certificazione “vegan approved” è stata ottenuta dalla Vegetarian Society.

Gli ingredienti rivisti della versione vegana sono zucchero, olio di palma, nocciole al 13%, cacao magro, con la variante di ceci e sciroppo di riso in polvere. Un prodotto senza glutine e senza lattosio, adatta ai vegani, anche se può contenere tracce di latte in quanto fabbricato in uno stabilimento che utilizza latte. Per questo è adatta agli intolleranti al lattosio, ma non alle persone allergiche alle proteine del latte. La scelta di ceci e sciroppo di riso è arrivata dopo anni di ricerca e accurato studio per definire la giusta combinazione di ingredienti vegetali. In particolare lo sciroppo di riso consente di ottenere la stessa delicatezza del latte in polvere, mentre i ceci hanno un gusto e una consistenza bilanciate e in grado di integrarsi con gli altri ingredienti della ricetta.

Italia, Francia e Belgio i primi mercati nei quali sarà distribuita la nuova versione della crema spalmabile, caratterizzata dal tappo verde a chiudere il barattolo nel formato di 350 grammi. Dal 2025 la distribuzione avverrà anche su altri mercati europei. Il sito produttivo è lo stabilimento di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, dove la Ferrero già produce la versione classica di Nutella.

Con il lancio di Nutella plant based, Ferrero intende ulteriormente rafforzare la propria presenza nel momento della prima colazione dolce. Un mercato che vale 5,9 miliardi di euro, di cui le principali categorie sono biscotti (33,3% ), merende calde (26,2%) e creme spalmabili (8,5%). Quest’ultima è una categoria in crescita (+4,3%). In questo contesto, le creme spalmabili “plant-based” rappresentano oggi, prima dell’ingresso di Nutella Plant-Based, un mercato in forte crescita, soprattutto nel breve periodo (+31% ) e con un valore complessivo che si aggira intorno ai 30 milioni di euro.
Paolo Carotenuto
15 settembre 2024