Il fondatore dell’omonimo gruppo si è spento a 83 anni

È morto Luigi Morato, capostipite dell’omonima azienda divenuta leader nel settore della panificazione.
Una storia iniziata nel 1970 quando l’imprenditore vicentino avviò la sua bottega a Ponte degli Angeli, che negli anni ’80 trasformerà industrializzando il processo di produzione del pane morbido.

In particolare è nel 1989 che partono le prime produzioni industriali destinate agli scaffali della GDO, con le linee di Morato Pane ancora oggi sugli scaffali: Tenerelle, Brischelle, Spuntinelle e Nuvolatte.

Negli anni 2000 l’azienda si rafforza ampliando la linea con prodotti di grande successo come l’American Sandwich, ma soprattutto si trasforma in gruppo attraverso acquisizioni di importanti marchi come Pan d’Este. Un processo che si è consolidato nel 2020 con l’acquisizione dello storico brand Roberto in Italia, di Modea nel Regno Unito e la nascita di Morato Iberia in Spagna.

Oggi Morato è il secondo competitor del settore sia in Italia che in Spagna, con un gruppo che conta 19 impianti dislocati in Italia, Francia e Spagna, 49 linee di produzione, 1500 dipendenti e oltre 500 milioni di fatturato. Una realtà industriale con un’anima artigianale.

Indubbiamente una grande eredità lasciata dall’imprenditore, molto legato al suo territorio e per anni la sezione Alimentari e bevande di Confindustria Vicenza. Una eredità non solo materiale, sottolineata dall’ad Maza nell’ultimo saluto al fondatore dell’azienda: «Fare le cose per bene, con rispetto e con etica. È questo l’insegnamento più grande che Luigi Morato ci lascia. Un’eredità che ci impegniamo a portare avanti, con responsabilità e visione, continuando a costruire valore per l’azienda e per il territorio».

23 aprile 2025
Foto da sigla.com

Video tratto da illimity stories