Per abuso di posizione dominante nei sacchetti di bioplastica multe per 32 milioni di euro – L’azienda preannuncia ricorso

L’Antitrust ha inflitto a Novamont una sanzione di 30,36 milioni di euro per abuso di posizione dominante almeno dal primo gennaio 2018 al 31 dicembre 2023 nel settore dei sacchetti della spesa in plastica e in quello dei sacchetti ultraleggeri come quelli per l’ortofrutta. Una sanzione da 1,7 milioni di euro è stata, invece, inflitta in solido a ENI che è la controllante di Novamont (acquisita interamente nel 2023 tramite la controllata Versalis).

Novamont è leader nei mercati nazionali delle materie prime bioplastiche (bio-compound) per la produzione di shopper. Nel corso degli anni ha sviluppato 13 tecnologie proprietarie già industrializzate, di cui 4 prime al mondo, per la produzione di bioplastiche e bioprodotti, creando sinergie tra diverse aree di studio (area Bioplastiche, area Biotecnologica, area Agronomica, area Chimica organica, area Ecologia di Prodotto).

Il Mater-Bi è l’originale famiglia di bioplastiche a contenuto rinnovabile frutto di oltre trent’anni di ricerca e innovazione Novamont. È biodegradabile e compostabile nel compostaggio industriale, nei sistemi integrati di digestione e compostaggio, in compostaggio domestico e biodegradabile nel suolo, secondo i principali standard europei e americani. I principali settori applicativi sono la raccolta differenziata, la grande distribuzione la ristorazione collettiva, gli imballaggi e l’agricoltura. Quando è opportuno e preferibile, i prodotti in Mater-Bi possono anche essere riciclati chimicamente o meccanicamente con il recupero di materie preziose. Gli imballaggi multimateriale ad elevate performance in Mater-Bi e carta possono essere riciclati sia nel flusso della carta che con il rifiuto organico. Nella logica della bioeconomia circolare di Novamont, il Mater-Bi è un prodotto in continua evoluzione verso una crescente sostenibilità e circolarità, grazie allo sviluppo di tecnologie per un maggiore e più efficiente utilizzo di materie prime da fonte rinnovabile.

Proprio per il Mater-Bi l’azienda è stata sottoposto all’accertamento da parte dell’Antitrust, che ne ha sancito l’acquisizione di una posizione dominante nel mercato nazionale della produzione di bioplastiche per shopper e sacchetti ultraleggeri, con una quota sempre superiore al 50% nel primo caso e al 70% nel secondo caso. In questi mercati, Novamont ha creato “un doppio sistema di accordi con clausole di approvvigionamento esclusivo” con i trasformatori e con la grande distribuzione, spiega l’Autorità, determinando “una politica abusiva escludente per i concorrenti”.

L’ostacolo allo sviluppo di prodotti alternativi al Mater-Bi non ha solo un impatto anticoncorrenziale, ma anche un’incidenza sul piano ambientale. Per l’Antitrust, infatti, “un processo competitivo aperto nel settore delle bioplastiche è imprescindibile per raggiungere gli obiettivi di tutela ambientale perseguiti dal legislatore europeo e nazionale. Una sana concorrenza potrebbe far emergere bioplastiche alternative e più efficienti e favorire anche lo sviluppo di prodotti eco-compatibili più economici o di miglior qualità”.

Non si è fatta attendere la risposta da parte di Novamont che ha preannunciato il ricorso: “Provvedimento che disincentiva la ricerca scientifica” – leggi l’approfondimento su GD.com

Approfondimenti sul Mater-Bi (link esterno)
24 giugno 2025