Storico sorpasso a Paesi Bassi e Francia – Produzione Ue in calo, prezzi in aumento
La contrazione in Italia pari all’1%. Lo rivela il Rapporto ISMEA sul settore lattiero caseario sul primo quadrimestre dell’anno

Dopo il recupero dello scorso anno, la produzione di latte vaccino nell’Unione Europea è tornata a calare nella prima parte del 2025. La riduzione si attesta nel periodo gennaio-aprile 2025 sull’1%, condizionata dall’andamento negativo in alcuni dei principali produttori. Tra questi la Germania (-2,9%), la Francia (-1,8%), i Paesi Bassi (-2,3%) e la Spagna (-2,3%). Contrazione significativa anche in Italia, in linea con la media dell’Ue (-1%). Lo scorso anno, secondo i dati Agea, si era registrato un incremento su base annua dell’1,9%.

È quanto emerge dal Rapporto sul settore lattiero caseario di ISMEA sui primi quattro mesi del 2025.

PREZZI – Significativo l’aumento dei prezzi, che prosegue la crescita degli ultimi anni. Secondo le rilevazioni di maggio, in media nell’UE i prezzi del latte alla stalla si attestano sui 53€ per ogni 100 litri di prodotto. La crescita rispetto a un anno fa è di oltre il 15%. Prezzo che in Italia arriva a superare i 59€ per 100 litri (+16%).

La crescita è spinta in modo significativo dai formaggi della tradizione. In particolare i prezzi all’ingrosso del Grana Padano hanno raggiunto la quotazione record di 11€ al kg per la stagionatura minore, con un incremento di quasi il 14% rispetto al valore di una anno fa. L’incremento segue quelli registrati nel 2024, sospinti in modo deciso dalla domanda estera.

Discorso analogo per il Parmigiano Reggiano, che per la stagionatura di 12 mesi ha raggiunto nel mese di giugno il prezzo di 13,3€/kg (+21% rispetto al giugno 2024).

COMMERCIO ESTERO, ITALIA SECONDO ESPORTATORE MONDIALE – Il saldo della bilancia commerciale settoriale si conferma in attivo per il quinto anno consecutivo, con oltre 592 milioni di euro nel 2024. Un risultato conseguito grazie all’incremento delle esportazioni di formaggi (+10,7% in volume e 9,2% in valore rispetto al 2023), che hanno permesso all’Italia di divenire il secondo esportatore mondiale di formaggi e latticini dopo la Germania. Il volume complessivo prodotto dal settore è di 5,4 miliardi di euro, con una esportazione complessiva di prodotti pari a 658 mila tonnellate. A trainare il settore i formaggi freschi, Grana Padano, Parmigiano Reggiano e gli altri grattugiati, il Gorgonzola. I principali mercati di destinazione dei nostri formaggi restano Francia e Germania, che insieme assorbono il 36% dei volumi esportati. In aumento anche i flussi verso mercati extra-Ue, con Regno Unito e Stati Uniti su tutti.

MERCATO INTERNO – Sul mercato interno i primi mesi dell’anno hanno evidenziato una ripresa della domanda di prodotti lattiero caseari, con una spesa delle famiglie in crescita del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Ad una spesa significativamente cresciuta, tuttavia, corrisponde un aumento contenuto in termini di consumi (+0,8%), evidenziando la tensione sui prezzi che permane nel settore e nel mercato dei prodotti alimentari in generale.

PROSPETTIVE – Sebbene permanga un clima di sostanziale fiducia per gli allevatori, gli operatori dell’industria di trasformazione mostrano maggiori preoccupazioni per la riduzione dei margini e le incertezze legate al complesso contesto geopolitico globale, acuito dall’annuncio dei dazi voluti dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

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