La Bauli fa partire la campagna per rilanciare le ex merendine Motta
Dal 2010 le merendine Motta (Buondì, Girella, Yo-yo) fanno parte del gruppo Bauli, ma da questa estate il gruppo veronese ha deciso di rilanciarle con forza sul mercato con una nuova identity. I prodotti storici Buondì e Girella, con l’aggiunta di Yo-yo, da settembre sono a marchio Bauli, contraddistinti dal nuovo packaging di colore viola, affiancandosi ai croissant e alle altre brioches del comparto bakery.
La nuova strategia è stata presentata dall’amministratore delegato Fabio Di Giammarco arrivato poco più di un anno fa alla guida del gruppo veronese presieduto da Michele Bauli. Ad oggi la società ha 1.300 dipendenti, sette stabilimenti produttivi, di cui sei in Italia e uno in India (Baramati), e un fatturato consolidato al 2022/2023 di 634 milioni.
Per il biennio 2024-25 il gruppo ha annunciato un investimento di circa 82 milioni per riposizionare i marchi storici, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 il miliardo di fatturato. Un risultato per il quale è stata definita una strategia che punta alla diversificazione e innovazione delle categorie di prodotto, ai canali di vendita e al rafforzamento della presenza sui mercati esteri chiave.
STORIA
Il Buondì è una brioche prodotta dal 1953 dalla Motta. La sua produzione ha seguito le vicissitudini della società produttrice, appartenente al gruppo statale SME. Nel 1991 la produzione era passata a Nuova Forneria, joint venture del settore dolciario tra i gruppi SME (51% delle quote), Barilla Dolciaria e Ferrero (che detenevano il restante 49% del capitale con quote paritetiche), per poi passare dal 2002 alla Bistefani e dal 2014 nuovamente prodotta con il marchio Motta, divenuto di proprietà della Bauli (limitatamente ai prodotti da forno) nel 2009.
Stesso percorso, ovviamente per la Girella e gli altri prodotti a marchio Motta. La Girella, immessa sul mercato nel 1973, raggiunse in poco tempo una grande notorietà, anche grazie alle efficaci campagne pubblicitarie che reclamizzavano il prodotto tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta. Fu creata una serie a fumetti pubblicata soprattutto su giornali per ragazzi e strisce pubblicitarie per la televisione: “Le avventure di Toro Farcito”, un capo tribù pellerossa che doveva guidare il suo accampamento nella difesa dal cowboy Golosastro, goloso per l’appunto di Girella ed a caccia delle merende dei membri della tribù indiana nella Valle della Buona Merenda. Sconfitto Golosastro, il capo indiano mangiava la sua meritata Girella ricordando che “la morale è sempre quella, fai merenda con Girella”.
La serie televisiva erano dei veri e propri cortometraggi di cartoni animati, realizzati dal disegnatore Guido Manuli, con jingle del celebre slogan preparato dal maestro Gianfranco Tadini.
Paolo Carotenuto
22 settembre 2024